L'Italia e le sue storie by John Foot

L'Italia e le sue storie by John Foot

autore:John Foot
La lingua: ita
Format: epub
Tags: i Robinson / Letture
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2019-11-15T00:00:00+00:00


Bologna: 2 agosto 1980

Una visione da apocalisse.

Un testimone dopo l’esplosione della bomba

a Bologna, 1980125

Alle 10,25 della mattina del 2 agosto 1980 la sala d’attesa della stazione era piena di persone in partenza per le vacanze. Fu allora che esplose la bomba, che spazzò via la sala e demolì una parte della stazione. Morirono in ottanta (avevano dai tre agli ottant’anni), e vi furono duecento feriti, compresi parecchi passeggeri dei treni fermi in stazione. Per molti Bologna era stata scelta per i suoi antichi legami con la sinistra e il Partito comunista. ‘Bologna rossa’ era un simbolo, e non soltanto per il popolo italiano. La città reagì all’oltraggio con vigore. Per tutta la giornata un autista, Agide Melloni, fece la spola col suo autobus tra la stazione e l’obitorio per trasportare i morti. L’autobus rimase in servizio per anni dopo la tragedia. Subito dopo l’esplosione, i taxi per spostarsi in città correvano gratis.

Nel caso di Bologna – diversamente dalle altre ‘stragi’ degli anni ’70 e ’80 – si giunse a una sentenza definitiva. Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e un altro esponente dei NAR, Luigi Ciavardini, furono condannati nel 1995 per la bomba alla stazione di Bologna del 1980. Hanno sempre negato di aver partecipato a questa azione specifica, e le opinioni sulla loro colpevolezza sono discordanti. Se pure ci fu qualcuno che ordinò la strage dall’alto, non è mai stato scoperto, né tantomeno processato. Altri sono stati condannati per aver depistato le indagini o organizzato coperture. La bomba di Bologna è rimasto l’attentato terroristico con il numero maggiore di morti in Europa fino alle bombe sui treni di Madrid del 2004. La targa commemorativa principale sulla stazione la proclama esplicitamente come ‘strage fascista’.

Oggi il ricordo della ‘bomba di Bologna’ è affidato a una profonda fessura nel muro, un orologio fermo e una buca nel pavimento, oltre alle numerose targhe. L’autobus di Melloni (il 37) è diventato uno dei simboli della risposta collettiva alla bomba, ed è attualmente conservato in un museo126. Dal 1980 si tiene una grande manifestazione ad ogni anniversario della strage, organizzata dall’Associazione dei familiari delle vittime, instancabile nella ricerca della verità e della giustizia, e nello sforzo per mantenere vivo il ricordo. L’associazione ha sede a Bologna: una parete è coperta da orologi ricevuti in dono nel corso degli anni: sono tutti fermi alle 10,25. Anche alla stazione c’è un orologio sempre fermo a quell’ora, in memoria delle vittime del 2 agosto 1980.



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